di EMANUELE LAURIA *
Tutte le percentuali vanno corrette al ribasso per una interpretazione errata delle norme: il conteggio dei voti andava effettuato sul totale dei voti validi, cioè anche sulle schede con il solo voto di lista. Che invece sono state escluse. Orlando scenderebbe al 30 per cento, Ferrandelli al 10. Quattro sindaci risultati eletti ieri sera vanno invece al ballottaggio
Amministrative, scoppia il caos in Sicilia la Regione: errore nel conteggio dei voti Operazioni di spoglio in un seggio di Palermo
Un "pasticcio" nell'interpretazione delle norme regionali sta falsando, in queste ore, i risultati elettorali delle amministrative.
Tutte le percentuali attribuite ai candidati sindaci vanno corrette al ribasso: è quello che fa sapere l'assessorato alle Autonomie locali che ha inviato una nota ai Comuni interessati dal voto. In pratica, gli uffici elettorali hanno assegnato le percentuali sulla base del totale dei voti attribuiti ai candidati sindaci.
Invece la base di calcolo dovrebbe essere il totale dei voti validi, ovvero quelli presi dai candidati sindaci ma anche da liste e candidati al consiglio, con l'unica eccezione delle schede nulle. E ciò per effetto del combinato di due leggi regionali - la 35 del 1997 e la 6 del 2012 - che lascia in piedi il vecchio sistema di calcolo, costruito quando il voto per il consigliere si estendeva automaticamente al candidato sindaco.
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