Sabato 20 Aprile 2024 - Direttore Responsabile
Salvatore Calà
terronia: la politica messinese allo scoperto per la sua incapacità
TERRONIA: LA POLITICA MESSINESE ALLO SCOPERTO PER LA SUA INCAPACITÀ
FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
Politica, MESSINA E PROVINCIA
Chi mai avrebbe potuto credere sino a qualche anno fa, che una delle
bandiere messinesi, insieme alla nobile Madonnina dello Stretto ed al
Pilone di Torre Faro, poteva essere deliberatamente abbandonata e distrutta, senza un minimo di resistenza e senza che Messina lottasse?
Questa è la triste e vera storia della Fiera internazionale di Messina,
fiore all’occhiello nello storico passato messinese, che ieri sera ha
visto bocciato il “folcloristico emendamento” al maxi emendamento
proposto alla legge regionale finanziaria 2012 all’ARS, cancellando
definitivamente le tanto attese prospettive di rinascita e rilancio
dell’Ente fieristico più antico di Sicilia.
Vergognoso assistere al trionfo della “politica del sotto bosco”, che
nei salotti palermitani e messinesi, ha decretato la fine dello storico
Ente, mostrandosi con inique e violente strategie, dapprima con
l’abbandono della Fiera da parte dei soci fondatori, tra cui la
Provincia regionale ed il comune di Messina, che ricordiamo non versano
quote all’Ente dal Febbraio del 2009, ovvero, casualmente,
dall’insediamento dell’ultimo commissario pro-tempore il dott. Fabio
D’Amore, per poi definirsi con tutta la sua brutalità, mostrando anche
qui l’impotenza di chi timidamente ha tentato un opposizione in
Assemblea Regionale Siciliana, con la bocciatura dell’emendamento
inerente gli arretrati e le quote per gli eventi fieristici del 2012,
bocciatura tra l’altro scontata in quanto emendamento di un maxi
emendamento, e non parte integrante dello stesso maxi emendamento, come
la prassi per una reale volontà di approvazione avrebbe voluto.
La sudditanza alle politiche filo palermitane e catanesi, è diventata un
“mostro sociale” che non consente ad alcun Rappresentante Istituzionale
messinese di profilo nazionale e regionale, di avere la giusta
concentrazione nello svolgere il proprio ruolo, mostrandosi nei momenti
seri ed importanti come quello di ieri, impotenti ed inefficaci.
Stranisce pensare però, che gli stessi deputati in situazioni
sicuramente meno importanti per la collettività, come la nomina di un
manager nella sanità o la segnalazione di un professionista nei meandri
degli apparati pubblici, riescano egregiamente, facendosi valere e
sentire.
Inutile nasconderlo, le colpe sono a tutti i livelli e si tratta
assolutamente di un fallimento della politica messinese, succube di
strategie precise dei salotti bene della nostra regione, che magari in
lucrose ottiche future, hanno decretato la fine della Fiera di Messina e
l’abbandono al proprio destino dei suoi dipendenti, che se sino a ieri
combattevano per ottenere gli stipendi pregressi, da stamane avranno il
pensiero fisso di un futuro incerto e da probabili neo disoccupati.
Al personale la nostra solidarietà e disponibilità a scendere a loro
fianco per le strade per denunziare il corrotto sistema che li pone oggi
in questa avvilente situazione, ma per la politica dei partiti nessuna
clemenza!
Per tale motivo abbiamo preferito esprimerci attraverso il Comitato
d’Iniziativa popolare “Terronia”, spogliandoci delle nostre appartenenze
partitiche, perché convinti delle responsabilità delle istituzioni e
della politica a tutti i livelli, comunale, provinciale e regionale, e
della necessità di porre un freno alle logiche del “sottosviluppo per
Messina e per la sua provincia”, anche a costo di dimettersi dai propri
partiti ed avviare dei nuovi momenti culturali di rinascita ed orgoglio
messinese, in definitiva dei nuovi “Vespri Messinesi”!
Il responsabile del C.I.P. “Terronia”
Roberto Cerreti