Sfarandina – Musca 6, Carcione V. 7, Manera T. 6,5 (65’ Calamunci 6,5), Franchina A. 6,5, Conongenova 6,5, Rainieri N. 7, Manera C. 6,5, Carcione Y. 6,5, Mignacca 7, Mosè, 6,5 (60’ Salpietro 6). All. Conti 7
Virtus Capo D’Orlando – Zito 6, Maniaci 6,5, Merenda 6, Ceraolo 7, Minciullo 6 (76’ Corvetta 6), Carrello 6, Merendino 6,5, amata 6 (65’ Letizia 6), Pizzuto 6,5, Gugliotta 7, La Face (34’ Di Marco 6). All. Bonfiglio 6,5
Arbitro – Costantino di Barcellona P.G. 5
Pari e patta nel derby nebroideo tra i locali della Sfarandina e gli orlandini della Virtus. Un pareggio che sta stretto ai ragazzi di mister Conti, che pur sotto di una rete hanno cercato è ottenuto di rimettersi in corsa e ribaltare la gara.
Sicuramente, quella vista al comunale è stata la migliore Sfarandina di questa stagione, ma vuoi per la poca precisione sotto porta vuoi perché il giovane direttore di gara, magari è incappato in una giornata storta, la partita finisce in parità al 90’ e per la Sfarandina il boccone diventa troppo amaro da digerire.
La cronaca della gara, inizia sin dalle prime battute con la Sfarandina che costruisce, delle buon e azioni da rete con Mosè che tira a fior di palo e con Mignacca che calcia sopra la traversa. Gli ospiti, al 10’ passano su rigore, concesso per un presunto fallo di Musca e poi trasformato da Ceraolo. Passano solo 9’ e l’arbitro non concede alla Sfarandina un rigore che è limpido come l’acqua.
Nella ripresa, al 17’ arriva il pareggio tiro di Mignacca sul palo e Raineri N. pronto a buttarla in rete. Lo stesso giocatore raddoppia al 60’ da trequarti di campo. Poi una serie infinita di reti mancate dai padroni di casa e il goal al 90’ su punizione ancora di Ceraolo.