Brutta gatta da pelare per la Serit Sicilia. Dal Giudice di Pace di
Palermo, arriva una sentenza per certi aspetti clamorosa perché afferma
che l’ente riscossore, da tempo criticato specie dai cittadini e dalle
aziende per come agisce nei loro confronti, non può riscuotere tasse e
tributi perché la legge prevede che un
ente riscossore deve essere partecipato a maggioranza pubblica ma al
tempo stesso il pubblico deve avere azioni anche nella società
controllante.
Questo ragionamento, alquanto complesso per i comuni cittadini,
scaturisce dalla corretta interpretazione della legge regionale 19 del
2005, che ha recepito la normativa nazionale, istituendo di fatto la
Riscossione Sicilia spa, una società pubblica incaricata dell’esazione
dei tributi.
Attualmente, secondo il Giudice di Pace che è intervenuto
su un ricorso presentato dall’Avv. Alessandro Dagnino avverso una
cartella esattoriale Serit per una serie di contravvenzione, la società
risponde solo ad uno dei requisiti previsti dalla legge che attribuisce
ad un ente la qualifica di riscossore.
Infatti, se è pur vero che la Serit eè società
controllata a maggioranza pubblica (ndr. Regione Siciliana), il GDP ha
rilevato che la Regione Siciliana non ha provato in sede giudiziale, di
essere in possesso di quote azionarie della società parte la Serit non
avrebbe provato in giudizio di avere acquistato le quote della sua
controllante e pertanto non avrebbe la qualifica di agente di
riscossione.
Ora si apre un lungo contenzioso che potrebbe travolgere la Serit
perché secondo l’avvocato Dagnino “l’effetto del provvedimento
potrebbe estendersi anche al passato almeno per le attività di
espropriazione forzata come le ipoteche, i fermi amministrativi e le
vendite immobiliari compiuti dopo il 2005, anno di entrata in vigore
della legge regionale. Diverso sarebbe, invece, il caso di chi ha pagato
le cartelle esattoriali perché il rimborso in questo caso non sarebbe
possibile”.
Finalmente un buona nuova per i siciliani. L’auspicio è che
dovendo intervenire, la Regione Siciliana si passi una mano sulla
coscienza correggendo tutte le storture attuali della Serit che hanno
messo in ginocchio migliaia di aziende e famiglie siciliane.