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11 ottobre ’13 - 5000 studenti in piazza- aut: 'e’ rivoluzione?'
 
11 OTTOBRE ’13 - 5000 STUDENTI IN PIAZZA- AUT: 'E’ RIVOLUZIONE?'
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FONTE NOTIZIA: ass. Peppino Impastato
Attualità, MESSINA

Sarà ricordato come uno dei cortei più partecipati nella storia di Messina. Venerdì 11 ottobre, sono scesi in piazza 5000 studenti per protestare contro i tagli alla scuola pubblica, ma per portare in piazza tutti i problemi e le mancanze relative ai singoli istituti. Ed è con questo spirito che il neo costituito movimento studentesco AUT, l’associazione Nazionale Peppino Impastato, il collettivo AULA AUT, con il supporto dell’Unione degli Studenti, hanno dato vita ad una manifestazione epocale che ha strappato le lacrime di tanti, tra commozione e gioia. Voglia di riscatto, voglia di cambiamento, aria di Rivoluzione, quasi a voler dar vita ad un nuovo ’68, ad una lotta fatta di cultura, libertà e parità di diritti.

I giovani, provenienti da tutti gli istituti di Messina, con delle rappresentanze provinciale degli altri istituti superiori, assieme ad un numero accettabile ma ancora deludente di universitari, si sono dati appuntamento a Piazza Antonello. Sin dall’inizio si è dunque compreso che stava per prendere vita la più grande mobilitazione studentesca che questa città ricordi in questi ultimi vent’anni, e anche più. La parola d’ordine? Legge Regionale per il diritto allo studio; si è già costituito un tavolo tecnico che sta elaborando proposte concrete per dire basta alla disparità di trattamento tra le scuole. In massa hanno preso parte alla manifestazione tutte le scuole messinesi dando vita ad una coda memorabile, sotto lo sguardo incredulo di organizzatori e responsabili che hanno curato tutto nei dettagli. Un percorso fatto di slogan, urla, bellezza. Il ricordo di
Peppino Impastato e la voglia di dire “Lotta dura, senza paura”.

La città babba diventa, dunque, monito e esempio per tutte le realtà isolane; la manifestazione si afferma tra le più massicce di tutta Italia. A piazza Municipio i giovani si sono fermati per un’assemblea pubblica. Un oceano di gente, immortalata da centinaia di flash e smart phone, ha levato le mani al cielo cantando “Siamo Italiani, su le mani!”. Un momento che ha strappato le lacrime della maggior parte dei protagonisti di questa mattinata.

Ha aperto la scaletta degli interventi uno dei principali trascinatori del movimento AUT, Pasquale Andrea Calapso, che ha caricato i presenti di una foga e di una grinta non comune. Subito dopo è sceso in piazza anche il sindaco Renato Accorinti che ha preso la parola. “Sulla scia di Don Milani viviamo la scuola come qualcosa di bello. Viviamo la scuola di giorno, di sera. Viviamo la scuola e prendiamocene cura”.

Dopo il sindaco ha preso la parola Sonny Foschino, presidente dell’Associazione Nazionale Peppino Impastato. Accolto da urla di assenso, Foschino ha così esordito: “Fosse stato vivo Peppino, oggi sarebbe orgoglioso di voi.” Ha continuato il Presidente: “Oggi inizia il nuovo sessantotto.ueQues Questo è solo il punto di partenza. Adesso sia Legge per il diritto allo studio.

Noi vogliamo che le nostre scuole siano all’avanguardia. Sia questo solo l’inizio”. E sullo spirito iniziale si è conclusa la Manifestazione con l’intervento di alcuni rappresentanti dell’istituto Nautico di Messina, attualmente in condizioni di disagio per via del sovrappopolamento delle aule. Il movimento AUT ha dichiarato di farsi carico anche di questa protesta che, assieme a tutti gli studenti del liceo interessato, deve diventare una lotta di tutti. E intanto AULA AUT sembra allargare i propri confini: il progetto prenderà piede nella stragrande maggioranza degli istituti superiori di Messina e Provincia, ma anche Palermo e Catania richiedono supporto per l’apertura delle Aule Autogestite AUT.

Ha chiuso il ciclo di interventi programmati Luigi Genovese che ha affermato: “è il momento di cambiare modo di fare, ma di ritrovare l’amore per la politica delle piazze e delle strade”. Infine, Davide La Rosa, in rappresentanza dell’istituto Lucio Piccolo di Capo d’Orlando si è ritenuto onorato di aver preso parte alla manifestazione. Presenti anche Antonio Parlato, Peppe Scaffidi e Giuseppe Ricciardo, del direttivo nazionale della Impastato.

Un movimento che sta rompendo ogni schema e ogni preconcetto. Oggi ogni singolo studente era cosciente dei motivi per cui si trovava in piazza a manifestare. Le forze dell’ordine hanno mostrato gratitudine nei riguardi dei giovani. E nelle prime ore del pomeriggio, quando foto e ringraziamenti, assieme a filmati e stralci audio della manifestazione impazzano su fb, arriva un messaggio di Ficarra e Picone, sempre vicini a questi giovani che hanno dato vita alla rivoluzione della Bellezza: “Lo studio è un diritto di tutti e deve essere rispettato. Fate capire a quelli in alto che la scuola è un diritto di tutti; fatevi sentire!”

Da domani i giovani saranno a lavoro per accogliere proposte e idee per la nuova legge regionale per il diritto allo studio. Giovani che passano dal dire al fare in men che non si dica. Una città simbolo del riscatto di una nuova generazione che non sta più a guardare.

 

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